Arte e Cultura
27/06/2018
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Il trullo è un caratteristico edificio costruito in pietra a secco con tetto conico, tipico della Valle d’Itria, territorio situato in Puglia. I trulli si trovano in maniera capillare e diffusa ad Alberobello e nelle aree intorno a Locorotondo, Fasano, Ostuni, Cisternino, Martina Franca e Ceglie Messapica. La parola deriva da una parola greca che significa cupola ed è stata originariamente usata come 'Truddu' in altre aree all'interno della penisola salentina. Va detto, comunque, che la parola trullo è un termine piuttosto recente e sicuramente di derivazione dotta e scientifica.Il termine con cui venivano chiamate queste costruzioni a secco, nell'Altosalento e in tutta la Murgia dei trulli, era semplicemente "casedda", letteralmente piccola casa.
Di questo si tratta in realtà, di una modesta ma confortevole casa costruita dai contadini che sagacemente utilizzavano la materia prima più abbondante: la pietra calcarea.
Nel corso del tempo, il termine "Trullo" è stato adottato in tutta la Murgia e il termine è ora associato esclusivamente a quell'area.Le prime notizie di Trulli in costruzione in Puglia risalgono al XIV° secolo; si suppone che la ragione alla base della particolare architettura di questo edificio fosse creare alloggi che potessero essere facilmente demoliti, consentendo al feudatario di evitare di pagare le tasse sui nuovi insediamenti e di facilitare la rimozione degli inquilini indesiderati.La Murgia è un altopiano carsico. Ciò significa che le piogge invernali defluiscono attraverso il suolo e fluiscono attraverso i corsi d'acqua sotterranei verso l'Adriatico senza lasciare acqua superficiale permanente. Perciò gli abitanti dovettero escogitare modi ingegnosi per assicurarsi di avere acqua per vivere. La costruzione di un trullo iniziò scavando una cisterna sotterranea. Ciò ha garantito che ogni casa avesse la propria riserva idrica. Il tetto della cisterna formava il pavimento della casa e le rocce recuperate dallo scavo venivano utilizzate per costruire le pareti.Il contadino sceglieva il posto dove costruire il trullo, in genere nella parte più rocciosa meno adatta alle coltivazioni, poi dissodava e plasmava il terreno eliminando la roccia affiorante che veniva utilizzata per la costruzione della base del trullo e dei muretti a secco. Dalla roccia calcarea spesso a strati facilmente divisibili in lastre si ricavavano le chiancarelle (pietre calcaree piatte) che, posate a secco (senza utilizzo di malta) l'una sull'altra si elevavano in cerchi concentrici che man mano si restringevano fino a chiudere la volta conica. Diverse forme di pinnacoli chiudono il vertice del trullo: croci, stelle, sfere e altri simboli dal significato cristiano o scaramantico. Per la pavimentazione del trullo si utilizzavano lastre sottili di pietra calcarea sapientemente levigate.I caratteristici tetti conici sono costituiti da due strati: uno interno composto da pezzi di pietra calcarea a forma di cuneo (Voussoirs) e uno strato esterno di mattonelle di pietra (Chianche), posto sopra la parte superiore. Questi vengono inclinati verso l'esterno per creare una copertura impermeabile. Le pareti sono di spessore molto elevato per mantenere un ambiente fresco nella stagione più calda e per isolare dal freddo in inverno. Molti trulli hanno un pinnacolo in pietra arenaria (Pinnacolo) fatto a mano sulla cima del cono. Sono apparentemente il marchio di fabbrica dello scalpellino (Trullaro) che ha costruito il trullo.Inoltre, molti trulli hanno simboli dipinti sui loro coni. Questi simboli hanno un significato religioso o mistico e sono stati pensati per proteggere gli abitanti.